LA NOSTRA PRESENZA SUL TERRITORIO

Cosa sono le colonie feline e chi se ne occupa

Le colonie feline sono vere e proprie aggregazioni strutturate di animali non di proprietà, legate ad un qualsiasi territorio o porzione di territorio, sia esso pubblico o privato in cui i gatti trovano le risorse necessarie per sopravvivere (rifugio e cibo).
I membri che conformano il gruppo si riconoscono tra loro; perciò, i gatti abbandonati nei pressi di una colonia trovano difficoltà ad inserirsi in essa.
La Legge regionale n. 33 del 30/12/2009 e il Regolamento regionale del 13/04/17 n. 2 stabiliscono che i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat.

Chi è responsabile di questi animali?

La responsabilità è del Comune dove si trova la colonia ma, di fatto, le persone che si occupano della nutrizione e della cura dei gatti sono privati cittadini o volontari appartenenti ad associazioni di volontariato per la protezione animale iscritte al Registro Regionale o Nazionale.
È importante far sapere alle persone che accudiscono gatti liberi sul territorio – denominati referente o tutor di colonia felina – che registrando la colonia felina di cui ci si prendono cura presso l’ATS (ex ASL) gli animali saranno tutelati dal punto di vista sanitario, cioè, l’ATS si occuperà delle sterilizzazioni. Inoltre, i “gattari” saranno tutelati dalla prospettiva giuridica in quanto responsabili riconosciuti dalle Autorità.

Come si gestisce una colonia felina?

Una corretta gestione della colonia permette di tenere sotto controllo diversi inconvenienti: da quelli igienici a quelli di convivenza con i vicini. Fondamentale è la corretta gestione del punto cibo.

– Il cibo deve essere distribuito ad ore fisse, in modo che i gatti consumino subito la loro razione; i contenitori devono essere rimossi quanto prima evitando di lasciarli sotto le auto parcheggiate;
– Le eventuali “stazioni di rifornimento”, ove possibile, devono essere collocate al riparo dal sole per evitare decomposizioni e cattivi odori; per evitare questo fenomeno, inoltre, è meglio fornire cibi secchi;
– Si deve provvedere sempre affinché ci sia dell’acqua a disposizione degli animali.

Ma queste regole non bastano se non si è provveduto alla sterilizzazione dei gatti, necessaria alla salvaguarda della salute e ad evitare la crescita incontrollata della popolazione felina. Ad oggi la sterilizzazione chirurgica è l’unica possibilità che abbiamo per controllarla, per rendere sostenibile la gestione della colonia e per limitare i conflitti di convivenza con gli umani.

La scelta più corretta è quella di sterilizzare maschi e femmine. La sterilizzazione dei maschi è consigliata per contenere la trasmissione del FIV (immunodeficienza felina) e per evitare gli spostamenti da una colonia all’altra con i rischi connessi (incidenti, lotte per il territorio, etc.).

Da qui l’importanza di qualcuno che segua con costanza gli animali, li conosca e quindi possa intervenire o richiedere ad altri un intervento.